(Shadow Records / Regain Records) Storia strana per gli svedesi Ofermod e per questa loro pubblicazione. La band nacque a metà anni 90, ma subì diverse battute d’arresto a causa dei pesanti problemi legali di Michayah Belfagor (aka Mika Hakola, anche dei Nefandus ed ex Serpent Noir), il quale se la passava dentro e fuori dalla galera a causa di atti violenti ed appartenenza a qualche banda criminale. Dopo un EP nel 1998, il debutto giunse dieci anni dopo, nel 2008, intitolato “Tiamtü”. Ma il vero debutto avrebbe dovuto intitolarsi “Mystery of Iniquity” e l’avrebbe dovuto pubblicare la Shadow Records… solo che tale disco non fu… mai registrato! Ma le stranezze temporali non finiscono qui! Questo “Pentagrammaton” fu registrato nel 2005, in pieno periodo di nefandezze e problemi con la giustizia… ed tanto per cambiare non fu mai più pubblicato. Finalmente, oggi, è oggetto di remaster e remix… ed ecco che vede la luce questo assalto frontale basato su un black metal schietto, diretto e ben poco amichevole. La band al giorno d’oggi vanta due membri: il fondatore Michayah ed il bassista Rudra (aka R. Fjäll, anche degli Octinomos), ma la line up che compose e registrò “Pentagrammaton” tre lustri fa era una band completa composta da Belfagor (chitarre), Moloch (voce, ora nei Teitanblood), Tehôm (basso, ora nei Mortuus e nei Serpent Noir) e Chivah (batteria, elemento che ha suonato -tra gli altri- anche con Funeral Mist ed In Aeternum). Riff letali, aperture catchy ma decisamente crudeli. Doppia cassa e blast beat, voce pregna di odio, ipotesi melodiche che brillano tra le fiamme dell’inferno. Black metal puro, non old-school e tantomeno lo-fi, ma decisamente capace di inneggiare al vero odio e a culti tutt’altro che puri! Come lo stesso Belfagor dichiara, l’album esce in onore di Belial e rappresenta il prodotto sonoro di sessioni di registrazioni tenutesi all’inferno!

(Luca Zakk) Voto: 7/10