(Nuclear War Now! Productions) La band vede due elementi con una vasta eperienza e coabitazione in realtà come Abhor, Profezia, oltre a progetti diversi come Mourning Mist e Sophus. Sono Saevum, basso e voce, e Messer Kvasir, chitarra e voce, e la loro sensibilità musicale contempla invettive di stampo black metal, nella tradizione di Venom, Bathory oppure Violentor o i Darkthrone, nonché con sporadici death-thrash metal. Il sound è ruvido, carnale, ridotto all’osso. Basso, batteria, voce e chitarra sono i quattro cavalieri di questa apocalisse di circa quaranta minuti. Il missaggio vede le chitarre non proprio prominenti, ma non sono fantasmi di questa notte messa in scena dagli Scolopendra. Un nome che deriva da un millepiedi che spesso rifulge dalla luce, tendenzialmente solitario e notturno. Misantropia, estremo e oscurità sono proiprio le qualità di questo sound prodotto dai lugubri Saevum e Messer Kvasir. Loro innalzano il vessillo del male, contemplato attraverso storie orride oppure legate all’occulto. Il ritmo dell’album sa essere vertiginoso quanto un motore sconquassato e sul quale le chitarre srotolano riff secchi e distorti, mentre il basso cuce i diversi livelli dei pezzi, riempiendo ogni vuoto. Pezzi essenziali ma selvaggi, istintivi e dannatamente dirompenti nella loro scarna essenza.

(Alberto Vitale) Voto: 7,5/10