(Hellbones Records) Nel 2014 il duo dietro a questo progetto ha voluto creare una entità sonora che fosse in grado di collegare la modernità dell’elettronica, del drone, dell’industrial e del noise con un apparente incompatibile contesto folkloristico, storico… abbinamento sicuramente già percorso da altri generi musicali (il black metal per esempio), ma decisamente inusuale per queste sonorità decisamente affidate ad un turbinio di elettronica ed effetti speciali. “Quota 1035 Tutti Cadaveri” è un solo brano il quale, dopo una breve introduzione parlata, esprime in forma oscura, destabilizzante e deviata la sofferenza, l’orrore e la terribile morte dei minatori periti l’8 Agosto 1956 nel disastro della miniera Bois du Cazier a Marcinelle in Belgio, sito nel quale lavoravano anche moltissimi italiani… metà dei quali vittime del disastro (il ‘Protocollo italo-belga’ del ’46 generò un massiccio flusso di lavoratori dall’Italia alle miniere del Belgio, garantendo fornitura di carbone al nostro paese). Oggi Bois du Cazier è un sito dismesso, è patrimonio storico dell’UNESCO… fa parte della storia, della memora, di notizie ormai antiche, di famiglie spezzate e persone mai tornate. Il disastro è una pagina dei libri di storia, la quale descrive, racconta ma non esprime quegli istanti terribili, non esprime la scintilla che incendiò l’olio, non fa percepire quel fumo tossico che riempì i condotti d’aria e, infine, non potrà mai descrivere gli ultimi istanti di vita di quelle povere anime le quali cercavano solo una fonte di guadagno, del pane da portare a mogli e figli negli anni immediatamente successivi al cataclisma rappresentato dalla seconda guerra mondiale. Con intelligenza gli Oss (parola che significa ‘osso’, componente dello scheletro, in una variante di dialetto veneto) catturano fotografie di angoscianti istanti, generano vibrazioni laceranti, materializzando ansia, paura, perdita dei sensi e morte, raccontando i fatti con un poderoso flusso di sensazioni, anziché centinaia di parole dimenticate tra le pagine di un libro.

(Luca Zakk) Voto: 8/10