copsamaelsfall(Autoproduzione) Al giorno d’oggi le band che si presentano con il primo lavoro hanno la prerogativa di ben impressionare per pulizia sonora e relativa qualità, ma allo stesso tempo molti soffrono del fatto di non riuscire a presentare un minimo gruppetto di pezzi interessanti. I veneti Samael’s Fall onestamente non so bene se abbiano qualche canzone accattivante, ma di sicuro il loro modo di comporre non è scontato e presenta diverse sfaccettature. Il thrash metal dei Samael’s Fall ruggisce dell’old style e del thrash metal più moderno, tipo Machine Head (“Hit Me Bitch”), o di quello attuale, tipo i Trivium. Non che i Veneti siano un surrogato di questi ultimi, ma hanno un fresco dinamismo (ascoltare come entrano alcuni assoli o si muovono certi fraseggi) arribvando a ricordare anche gli Entombed epoca hardcore; l’impressione è che la recrudescenza dell’hardcore e simil crossover si espanda in giro nelle composizioni. Questa capacità di evolversi, di cambiare e rettificare nel comporre (“Drunk” nella sua fase finale si rifà al southern thrash metal) porta i Veneti a variare il minutaggio, assentandolo in un intervallo che va da meno di 3’ a oltre 5’, oltre agli oltre 8’ dell’ambiziosa “Crucified & Nailed”, feroce alternanza di blast beat, bordate veloci, riffing su di giri e un’improvvisa sospensione melodica. La band ha un suo innegabile impatto, resto dell’idea che qualcosa andrebbe affinato e penso ad alcuni passaggi troppo schematici, ma come inizio a me va già bene così.

(Alberto Vitale) Voto: 6,5/10