copdudleytaft(Dust On The Tracks) Cari lettori Dudley Taft non c’entra niente con un sito chiamato Metalhead. Non ha nulla a che vedere col metal, ma tra le cose Dust On The Tracks (etichetta tedesca dal variopinto roster) arrivate in redazione c’è anche il blues-rocker americano, già leader di Sweet Water e Second Coming. “Deep Deep Blue” esce a tre anni da “Left for Dea”, è l’ennesimo di una buona discografia e vede ancora Dudley alla chitarra e microfono. A dire il vero pur avendo una buona voce a parlare è la sua chitarra e se è vero che il sound potrebbe più o meno rifarsi a Jeff Beck, come costruzione delle canzoni, in realtà il suo tocco ricorda un pochino Albert King. Potrei sbagliarmi oppure no, ma di certo “Deep Deep Blue” è la manifestazione di un blues fluente, dolce, energico, elegante, pulito. Credo che l’autore abbia optato per un seti di pezzi variegati, cioè nettamente tendenti al blues oppure al rock e a tendenze southern o vagamente countty, tanto per dare più impronte ad un sound che risulta comunque omogeneo e personale. Magnifico, assolutamente piacevole nel suo essere, anche perché coadiuvato dal basso di John Kessler e la batteria di Chris Leighton un ex Ironhorse e Jason patterson, un ex Cry For Love, oltre alle tastiere esili ma onnipresenti di Eric Robert (Sason Miller e Moby Grape). Un lavoro imperdibile, se il blues/rock e le chitarre scintillanti di note sono il vostro pane.

(Alberto Vitale) Voto: 8/10