fotosignspreyerI Signs Preyer sono di Orvieto e il loro bagaglio musicale li porta verso sonorità southern-groove metal, anche se i loro pezzi risentono di un clima crossover. Dunque più aspetti e soluzioni per un sound ricco e possente. Le domande sono state rivolte a Ghode Wielandt e Eric Dust.

Ciao e grazie per questa intervista. Ho recensito a fine gennaio il vostro album, uscito già tempo prima. Avete ricevuto e continuate a ricevere ottime recensioni. A questo punto cosa stanno pensando di se stessi i Signs Preyer?
Ciao e grazie per lo spazio che ci date a disposizione, oltre per la recensione. Hai ragione, abbiamo ricevuto prevalentemente ottimi feedback dalla stampa musicale e dalle webzine dedicate, questo ci fa ovviamente molto piacere e ci da la carica per continuare a lavorare duro sul progetto Signs Preyer senza fermarci un attimo.

Avete suonato molto dal vivo e successivamente avete realizzato il primo album. Durante e a seguito di queste esibizioni avete riscontrato dei giudizi simili a quelli ottenuti poi per l’album?
Anche in sede live i riscontri sono stati molto positivi; inutile dire che la scena musicale underground ruota intorno ai locali e ai live; proprio in queste occasioni abbiamo avuto modo di conoscere gente nuova,  (band, organizzatori ed appassionati di musica) che ci ha permesso di ottenere nuovi contatti che poi ci hanno proposto live in altre situazioni, il che ci fa pensare di aver fatto una buona impressione.

Sono consapevole che non sono cose spiegabili, ma visto che vi è venuto così bene, vorrei sapere come fa una band di Orvieto a tirare su un sound così “texano”? E’ stata la coincidenza di trovare quattro persone con la medesima sensibilità e inclinazioni musicali?
Beh la domanda è legittima! Il nostro sound “texano” deriva fondamentalmente dall’amore verso il Blues e dai suoni caldi, poi ovviamente, ha influito il gusto di tutti e quattro che tende verso questo sound che ci rispecchia in pieno.

Vi siete esibiti con Paul Di Anno, gli Helmet, Pino Scotto, Corrosion Of Conformity ed altri. Puoi raccontarmi qualcosa su questi musicisti? Le tue impressioni e aneddoti, se c’è ne sono, su queste band e musicisti?
Abbiamo avuto queste grandi opportunità che ci hanno fatto crescere moltissimo sia dal punto di vista professionale sia dal punto di vista di interpretazione. Sono band che vivono i propri brani fino all’ultima nota, pausa e/o fruscio. Beh…di aneddoti ce ne sarebbero a bizzeffe ma ci avvaliamo di 2 regole: quel che succede nel backstage rimane nel backstage e, non meno importante, il quinto emendamento che ci permette di non rispondere a domande incriminanti! A parte gli scherzi, sono tutte persone estremamente umili senza atteggiamenti da star. Veramente belle persone.

Sentite che le vostre tappe formative e di crescita si stanno evolvendo nella migliore maniera possibile, secondo la realtà e le opportunità’ che vi circondano come band?
La musica a nostro avviso è la cosa più vicina alla vita e alla ricerca del proprio soddisfacimento. Purtroppo, come in tanti altri ambiti, l’Italia non offre molto, anche se di opportunità ce ne sono, bisogna cercarle molto accuratamente.

Suppongo che i Signs Preyer siano un bel luogo dove ritrovavi e fare i musicisti, credo però viviate con altro. Avrete una vita con lavoro, famiglia, studio e cose del genere. Come si fa a coniugare la vita quotidiana con quella artistica?
Se si ha la passione vera per la musica e si ha la fortuna di suonare con amici e di aver formato un gruppo veramente unito, si fa qualunque cosa per continuare.

Siete in quattro nella band, ma oltre alla musica che cosa vi accomuna? Qualche interesse comune in particolare? Calcio, politica, libri, modellismo, filatelia…
Diciamo che non siamo proprio tipi da francobolli o cartoline! Una cosa su tutti ci accomuna: la salsa BBQ di cui ne facciamo un abuso! Non per niente è nata una canzone proprio su questa salsa… Comunque, in linea di massima: BBQ Sauce (come già detto), Birra e Musica a tonnellate.

State pensando o scrivendo a del nuovo materiale?
Stiamo già lavorando per il secondo disco e vi confessiamo che lo stiamo amando più del primo. Siamo già ad un buon punto, diciamo a 3/4 della “fase compositiva”, ci aspetta ancora un buon duro e sudato lavoro per arrivare ad una qualità di arrangiamento completa, ma c’è molto entusiasmo per le nuove sonorità che stiamo sperimentando come band.

Progetti nell’immediato futuro?
Abbiamo alcune sorprese per i nostri fan, qualche data interessante e come abbiamo già detto stiamo lavorando a capofitto sul secondo album. Le news a casa Signs Preyer sono imprevedibili ma con cadenze costanti.

Grazie ancora! vi lascio il congedo dai lettori.
Vi ringraziamo noi per lo spazio che ci avete concesso, speriamo che i lettori abbiano voglia di ascoltare qualche anteprima su iTunes o qualche pezzo su YouTube. Beh direi che vi lasciamo con i nostri contatti che sono:

http://www.facebook.com/SignsPreyer

http://www.myspace.com/signspreyer

http://www.youtube.com/SignsPreyerTube

http://twitter.com/SignsPreyer

signspreyer.info@gmail.com

Music Solutions Agency (info@musicsolutionsagency.com)

(Alberto Vitale)

Recensione