copmilf(Autoproduzione) Make It Long ‘n Fast, detti appunto M.I.L.F., sono degli allegri e scanzonati hard-rockettari di Firenze. Non hanno quella sfrontata allegria alla Faster Pussycat, non sono i i Mötley Crüe, ma se questo concetto è banale tengo a precisare immediatamente che le band menzionate mi servono per indicare il fatto che i M.I.L.F. sono innanzitutto una vera band hard rock, a prescindere dalle influenze possibili e proprio come le due summenzionate. Magari potrebbero ricordare per esempio proprio i Faster Pussycat (in “Let’s Roll”), ma allo stesso momento non sono una banale fotocopia. I M.I.L.F. recintano il proprio sound con cinque paletti, il primo è la canzone “Let’s Roll”, la quale punta a fare un baccano infernale, ma la seconda, “Midnight”, si apre con un bel riff aggressivo e tonico, oltre a presentare un botta e risposta a due voci incalzante, come del resto sa essere il ritmo che pervade il pezzo. Attenzione, i M.I.L.F. sono una band hard/street rock e dunque non viene meno una ballad sdolcinata, anche se ammetto che i toni sembrano avere qualcosa di decadente, di triste, come un amore consumato e altalenante. Credo che “Thief of Love”, questo il titolo, sia la canzone più interessante di tutto l’EP. “Can’t Stop” è un nuovo assalto diretto, sfrontato, carico di un rock impetuoso nei riff di questi tre minuti di pura velocità. Chiude la breve (poco meno di tre minuti) “Beach Blues” che rivanga appunto un canonico riff blues, una cadenza rhythm ‘n soul ma parzialmente incattivita dalle incursioni dell’elettrica. Canzone vivace e in parte estemporanea dall’hard rock generale ma sempre goliardica e festaiola come le altre. Piacevole e gradevole, non proprio la prossima grande cosa dell’hard rock italico, ma questa band di sicuro ha una sincera, sentita e palese attitudine verso l’hard rock. I M.I.L.F. certe sonorità le hanno nel sangue, si sente. Un sound appena rivedibile, potenziabile, ma tuttavia che non lascia indifferente.

(Alberto Vitale) voto: 6,5/10