copdarkdesign(Heaven and Hell Records) Se gli americani fanno power, in linea di massima non si dedicano alle atmosfere più epiche e sinfoniche, ma lo contaminano con il thrash e soprattutto con il prog metal. Rispettano questa ‘regola’ gli esordienti Dark Design, del North Carolina, autori di un debut granitico, naturalmente per nulla originale ma decisamente godibile per gli appassionati del genere. La traccia autotitolata è un power/thrash roccioso, sullo stile degli Iced Earth o forse ancora di più dei Metal Church: è inoltre uno di quei casi in cui una produzione essenziale esalta, anziché ridurre, il potenziale e il fascino della musica. C’è addirittura qualcosa dei primi Metallica nella cadenzata “Welcome to your Doom”, e pure “Dragonmount” è una violenta e lunga tirata molto incline al thrash puro. “Spice World” dura esattamente otto minuti: ho colto addirittura qualche suggestione dei Blind Guardian di “Tales from the Twilight World”, ma in generale siamo di fronte a un brano con numerosi spunti progressivi e cambi di tempo, solido e convincente. Si chiude con una cover di “Dust in the Wind” dei Kansas, riletta naturalmente secondo gli stilemi della band. Non un capolavoro ma un disco che desta interesse.

(Renato de Filippis) Voto: 7/10