copgaggleofcocks(Sliptrick Records) I newyorkesi Gaggle of Cocks hanno inciso un disco nel 2002 e poi sono pressoché spariti fino ad oggi, quando finalmente danno un seguito al discorso iniziato dieci anni fa. Una band, stando almeno alle foto promozionali, abbastanza fuori di testa, convinta dell’idea di essere ‘low class’. Apprezzabile questo full-“length”, nonostante i tanti anni di silenzio.In “Black Helicopters” si mescolano molte cose, ma di base direi che siamo di fronte a uno sleaze sporco e sfrontato, che non manca di ispirarsi anche allo stoner. “Guy Supreme” vive del contrasto fra un basso distorto e l’irruzione di strumenti a fiato nel refrain, mentre la titletrack affonda le proprie radici nel rock grezzo della seconda metà degli anni ’70. Dopo l’arrembante “Skyhead” piace la coppia “Sonza Bichez!”/”Punchbag”: la prima una sorta di marcia strumentale dissacrante, la seconda un pezzo veloce con ancora in evidenza la sezione ritmica. “Sink” è pesante e sguaiata, mentre la conclusiva “Darkness” ci spinge di nuovo su territori di puro sleaze da sigaretta in bocca e bottiglia di whiskey mezza vuota sul tavolo. Tre quarti d’ora gradevoli, con un gradevole appeal insolente.

(Renato de Filippis) Voto: 7/10