(Autoproduzione) I piemontesi Mainline si erano eclissati da qualche anno, il ritorno con l’album “Azalea” è davvero un qualcosa di piacevole. Ancorata alla banchina del metalcore e crossover, la band fa capire immediatamente, dall’iniziale “Head Down”, che qualcosa di proprio in questi anni è maturata dentro di se. “Azalea” non è la classica release da calderone, in quanto la voglia di mettere melodie e strutture, elaborate e non, all’interno dei pezzi primeggia su tutto. Detto questo è intuibile che i pezzi siano eseguiti da cinque musicisti dotati di capacità non trascurabili. I pezzi migliori, anche per una certa fusione tra pathos e forza, sono “The Romantic End”,  “The Archetype”, “My December”, in certi momenti una mazzata colossale, ma non c’è solo la forza in questa canzone, e poi “Saturno Rege”, un rock/metal ambient psichedelico da brividi. I pezzi però raggiungono tutti quanti standard notevoli, grazie a qualche breve concessione progressive. Probabilmente alcuni pezzi rischiano di somigliarsi, ma, a giudizio di chi scrive, è un qualcosa di patologico al genere proposto e quindi sofferto da molti – ad esempio, non è che Killswitch Engage o Poison The Well non risentano di questa patologia-. I Mainline la differenza la fanno sulle sfumature, nei dettagli. Cosa non da poco.

(Alberto Vitale) Voto: 7/10