copalbatrossvc(Roadcrew Records) I Vestal Claret si prestano a questo split con gli Albatross. I secondi sono dell’India e si concedono un power/heavy metal molto tosto, robusto. Chitarre rocciose e possenti e una lieve sfumatura primi Nevermore, anche grazie ad una voce imponente e abbastanza versatile. Quattro pezzi (uno è una specie di intro) tirati a lucido e proposti in questa coabitazione che non li lascia certo sfigurare rispetto a Philip Sweanson, ex vocalist degli Hour Of 13. Bravi, dotati anche di lieve complessità, per alcuni passaggi vagamente progressive e supportati da un’ulteriore prova interpretativa di Biprorshee Das, appunto il cantante. Il tutto poi si sviluppa in almeno due brani dalla durata considerevole. La band fino ad oggi ha pubblicato pochissimo, ma credo abbia uno stile e una capacità di manifestare un sound maturo e ben costruito che non posso non augurarmi che presto realizzino qualcosa di più importante, ovvero un debut album. Maestosi, come un albatross. Sul serio! I Vestal Claret propongono un brano semi-soft, ben carico di pathos e di uno stile tra l’heavy e il doom. Uno scenario malinconico ma emozionale, sincero. Il tipico brano metal che vuole addolcire il cuore, per poi soggiogarlo con una ripartenza sabbathiana. Grazioso. Lo split è del 2012, solo ora arriva in redazione e ascoltarlo è stato davvero un piacere.

(Alberto Vitale) Voto: 8/10