cophobos(Autoproduzione) Le note informative che accompagnano questo lavoro recitano che “Questo disco, uscito in 150 copie numerate versione CD, è stato registrato in presa diretta, mixato e masterizzato al Groove Studio di Casale sul Sile (TV) da Tommaso Mantelli e Hobos tra la primavera e l’estate 2013”. Solo 150 copie, solo un numero limitato. Chissà se queste sono state tutte esaurite (ci spero), chissà se ne sono arrivate altre. Gli Hobos hanno messo a ferro e fuoco il Groove Studio con un crust-death metal più o meno in sintonia con i Napalm Death, tanto per dare un’idea di questo sound infuocato e diretto. Crust, hardcore, death ‘n’ roll, definizioni che perdono di senso di fronte a questa valanga sonora spietata. Suoni fragorosi, un po’ alla Entombed, riff che alla base in qualche occasione mi hanno ricordato i Metallica di “Kill’em All” e gli Slayer ma più veloci, più corrosivi. Addirittura i Motörhead in “Non serve a Niente”. Il tutto però è sempre trasfigurato in un mondo crust metal. Gli Hobos sono questo, un vivere tra il punk e l’heavy: il primo nella sua forma più estrema e il secondo…nella sua forma estrema. Non quella massima, ma certamente possente e d’assalto. “Hobos” parte e per poco meno di 25’ è un headbanging continuo ed insistito. Impressionanti alcuni momenti in cui la band pone le chitarre a sfoderare raffiche, mentre la base ritmica innalza una diga di cemento armato. Colpi secchi e anfetaminici, basso denso, corposo e che dona groove. Un cataclisma! In “Divisa Scelta” la band concede un mid-tempo e l’atmosfera diventa ancora più soffocante di pesantezza e con a corredo un assolo elettrizzante. Un lavoro imponente,  una scarica di pugni con la quale non si può finire che KO. Mostruosi!

(Alberto Vitale) Voto: 7,5/10