copHumaninfection(Blast Head Records) Dopo il precedente full-“length” (“Infest To Ingest”) uscito nel 2011, tornano sul mercato gli Human Infection, band Statunitense formatasi nel 2009. Non potevano ripresentarsi in maniera migliore: “Curvatures In Time” contiene tutto ciò che un amante del brutal death metal possa desiderare. Sto parlando di un genere musicale alquanto refrattario a innovazioni o contaminazioni, quindi tendo a valutare maggiormente la qualità delle canzoni, rispetto all’originalità. E questa qualità è davvero elevata: I brani sono potenti, aggressivi, brutali, con rallentamenti vertiginosi e una voce che alterna un ottimo growling a un convincente screaming. Dopo pochi secondi di intro, si parte spediti con “Celestial”, dalla velocità supersonica, fino al rallentamento in prossimità del refrain, ai limiti dello sludge. Sorprendente è la versatilità e l’abilità nei cambi di tempo, tenendo conto della durata dei brani (intorno ai tre minuti), cosa che permette di rimanere diretti, senza il rischio di annoiare o risultare dispersivi. “Devastation” si apre con un riff che ricorda i Morbid Angel di “Gateways To Annihilation”: cadenzato, pesante, con la voce che si avvicina molto a quella di Steve Tucker. “Ex Nihilo” parte velocissima, un autentico assalto, tra riffs assassini, blast beats e una voce sempre potentissima. Un rallentamento centrale rende ancora più letale la successiva ripartenza. “Decay Inheritance” è vicina a certe cose dei Cannibal Corpse di Vile, riffs ultra contorti e molto tecnici. “Sacrificial Skies” si eleva sopra la media, aperta da un riff che ricorda molto da vicino i Monstrosity di “In Dark Purity” e un cantato che, nonostante il growling, risulta chiaro in ogni singola parola. Stupenda anche la title track, la più lunga dell’album, molto contorta parte con un riff thrash metal per poi evolversi in un continuo alternarsi di accelerazioni, rallentamenti e nuove partenze. L’album è curato sotto ogni aspetto, dalla produzione potente e adatta al genere alla bellissima copertina. Consiglio l’acquisto di “Curvatures In Time” a tutti coloro che, come me, amano il brutal death di stampo statunitense, non rimarrete affatto delusi.

(Matteo Piotto) Voto: 7,5/10