copcamion(Autoproduzione) Concedetemi un’apertura frivola su questa band svizzera, ma, chiedo, tra tanti nomi possibili dovevano chiamarsi proprio Camion? Vacci a capire. E’ pur vero che un nome è un nome, niente di più, ma se Camion è qualcosa di generico, il sound che la band di Losanna sprigiona non è da meno. Generico perché raggruppa diverse cose: stoner, r’n’r, groove, hardcore. Una miscela di cose che in fin dei conti sembra riuscita, vita la capacità dei pezzi di essere omogenei nel proprio essere. Non è il tipico album, “Bulls”, ad essere il frutto di un insieme di parti, le quali vivono ognuna di uno stile o genere differente. No, le cose non stanno così: “Bulls” è la perfetta sfumatura di tutti quegli elementi citati (ai quali aggiungerei Melvins, RATM, Crowbar, Kyuss, Pantera e altri ancora), la coesione di generi e stili che si incrociano, diventano ibridi. “Bulls”, album registrato perfettamente, con ritmiche e riff chiari e possenti, un cantato che è nettamente sull’hardcore, un urlo continuato. Canzoni dal minutaggio sempre al di sopra dei 4’, anzi stabilmente tra i 5’ e i 6’. L’iniziale “The Horns” sembra l’insieme di più pezzi cuciti insieme in quasi 4’. Se a qualcuno “Cunt Rodeo” fa venire in mente lo stoner, il desert metal e cose simili, io risponderei che i Led Zeppelin in chiave metal e con un cantato tra hardcore e metalcore sono la migliore chiave di lettura e “The Switch” ne è una conferma ancora più lampante. Questo per dare un’idea di quanto ampio possa essere lo spettro di espressione dei Camion, senza contare l’abilità dell’interpretazione. Ovviamente la componente moderna, le direzioni ‘metallose’ sono molto più pronunciate del sottotesto sonoro di tipo r’n’r, ma le intenzioni di essere ampi e, in fin dei conti r’n’r per i Camion sono fin troppo evidenti. Un lavoro da scoprire, piacevole e grintoso.

http://camionband.com/

(Alberto Vitale) Voto: 7,5/10