copQUASARPOSTMORTEM(Autoproduzione) Debut album per i Salernitani Quasar Post Mortem, band formatasi nel 2001, autori di un thrash/death d’impatto, influenzato dai Sepultura periodo “Arise”/”Caos A.D.”. L’influenza della band Carioca si sente soprattutto nelle vocals di Giuseppe Fiscina, davvero vicine a quelle di Max Cavalera. “Blow Away” parte con un’introduzione elettronica, seguita da un riff thrash e batteria martellante in doppia cassa, intervallata da rallentamenti e accelerazioni repentine. Velocissimo l’avvio di “Salvation” speed thrash come si suonava negli anni ’80; il pezzo poi rallenta e diventa più cadenzato e quadrato, soprattutto in corrispondenza del ritornello, e qui torna in ballo l’influenza dei Sepultura, in questo frangente alquanto marcata. “Demon Destruction” è più personale, orientata verso il death metal e una voce pulita nel finale che si contrappone a quella in growling. Salgono nuovamente in cattedra i Sepultura, quelli hardcore di “Chaos A.D.” su “Godless”. “Tribute To The Northern Breeze” è un bellissimo strumentale di sola chitarra acustica che stempera momentaneamente l’assalto sonoro che caratterizza l’album. “Face to Face” riporta le coordinate verso l’aggressività: davvero una mazzata da fare impallidire gli Hatebreed. “Phenomenon of Coscience” è un mid tempo roccioso che accelera verso la fine, quando su una ritmica hardcore e il cantato furioso, si inserisce una voce femminile; altro rallentamento e chitarre stoppate e pesantissime concludono il brano. Dopo il francamente inutile interludio “Redemption”, è la volta di “Violent Revolt”, un autentico massacro thrash/death, ai limiti del grind core. La title track è un gradevole outro acustico della durata di un minuto e mezzo. A me il lavoro è piaciuto molto, amo il genere da loro proposto. L’album è ben suonato e ben prodotto; tuttavia devo constatare che le somiglianze con i Sepultura sono evidenti, ed è un peccato perché le qualità per fare qualcosa di più personale ci sono. Adoro la voce di Max Cavalera, di conseguenza la voce di Giuseppe Fiscina mi piace, ma chiunque la senta penserà alla voce di Max. Mi permetto di consigliare un approccio vocale più personale, magari in grado di caratterizzare maggiormente i brani.

(Matteo Piotto) Voto: 6,5/10