copINSIDETHEHOLE(Logic(ill)Logic Records/Andromeda Dischi) Inside The Hole è un trio che affonda le proprie radici nella tradizione del blues a stelle e strisce, rinvigorito da robuste iniezioni di hard rock e da un’attitudine selvaggia, valorizzata dalla voce nicotinica di Roy Zappia, cantante e chitarrista del combo Palermitano. La band nasce nell’estate del 2010 a Montemaggiore Belsito, cittadina dell’hinterland del capoluogo Siciliano. Dopo un’intensa attività live, nel 2011 autoproducono il loro primo album “Beer! Sex! …And Fuckin Roll” e nel 2012 partecipano ad alcune compilations sia Italiane che straniere che permettono al gruppo di farsi conoscere maggiormente, imbarcandosi in un mini tour che li porterà a suonare in Germania e in Europa dell’est, dopo il quale decidono di trasferirsi a Milano per aumentare ulteriormente la visibilità. Nel 2013 incontrano i ragazzi della Logic(il)Logic e decidono di ri registrare “Beer! Sex! …And Fuckin Roll”, apportando alcune migliorie negli arrangiamenti e nei testi e cambiando il titolo in “Impressions”. Canzoni come l’opener “We’ll Be Free” non possono passare inosservate: blues di qualità sopraffina, con una sezione ritmica molto solida, riffs potenti e la voce ruvida e potente che in certi frangenti mi ricorda quella di Joe Cocker, come nella cadenzata “Baby Song” e in “Love Me Baby” o raggiungendo tonalità più calde nella successiva “Mary, The Dream”, aperta da un giro di basso slappato ad opera di Emanuele Cutrona, mentre il drumming di Alessio Runfola è preciso, potente e tecnico. “Woman Blues (A Little Tribute To Buddy Guy)” è un capolavoro, esempio di come deve suonare un brano blues. Tutto l’album sprizza potenza da tutti i pori, suonando aggressivo e sensuale allo stesso tempo e raggiungendo sonorità NWOBHM in “Beer! Sex! …And Fuckin Roll”, canzone dal riff indiavolato su cui si staglia la voce di Roy Zappia. Le scatenate pentatoniche boogie di “Begins The Blues” chiudono l’album in bellezza. Da avere!

(Matteo Piotto) Voto: 8,5/10