8-1(Revalve Records) L’ibrido e la macchinazione, il controllo dei suoni e delle sue evoluzioni. Questi i principi sui quali è costruito “Heptagon”, da una band che fonde e incastra sonorità disparate per una vivacità compositiva notevole. I Mind Control  sono dell’Italia centrale (Pescara e Chieti) e si cimentano nel primo album, appunto “Heptagon”. L’utilizzo dei synth e di un clima condizionato da microchip si espande per tutto l’album. E’ curioso, ma in formazione non c’è nessun tastierista e anzi dei cinque solo un basso, una chitarra e batteria sono i responsabili della parte musicale, mentre i restanti due Simone condividono il microfono tra growl, clean e harsh. Il tessuto musicale è ricco, di cyber metal, di thrashcore, groove, metalcore, progressive, melodie docili. L’ibrido, appunto. Il commisurare parti diverse e renderle pietre angolari di un edificio sonoro dalle proporzioni indefinite. Un sound comunque calcolato, studiato, ma reso eccentrico e comunque vivo. “Heptagon” una volta nel lettore diffonde trame e scenari costruiti, ma melodicamente interessanti. Difficile fare la conta dei pezzi più significativi, anzi il formato canzone, quello classico va letteralmente all’aria: la composizione dei Mind Control è fatta di parti che si susseguono e di sviluppi. Di tocchi di classe e di capricci compositivi che rendono ogni brano un’avanguardia. Ogni scorcio, ogni passaggio è potenza, ma anche matematica. Ogni passaggio è il frutto di una conta dalle regole ferree e dall’aspetto evoluto, come le parentesi jazz-fusion, esotiche o intimiste che saltano fuori in diversi momenti. C’è coesione negli intenti artistici della band, ma c’è ancora di più la voglia di suonare ad un livello oggettivamente superiore rispetto alla media. Penalizzati forse dal rifiuto di non volere creare almeno un brano più semplice ma che sia melodicamente trascinante (ma è una band che bada a qualcosa di simile? No, probabilmente), i Mind Control diventano l’espressione di una logica compositiva che si mette a confine tra la libertà e l’estro. Caratteristiche tipiche di una formazione votata al progressive. I Mind Control sono un ibrido e “Heptagon” una macchinazione.

(Alberto Vitale) Voto: 8/10