copiq(Giant Electric Pia) Una pausa da tutto e da ogni cosa per ascoltare il decimo album degli IQ. Occorre il tempo necessario e la giusta dimensione attorno a se stessi, per accogliere sonorità tipicamente prog-rock dal carattere maestoso e intenso. Qualità, fluidità, classe, quanti aggettivi possibili per raccontare un’esperienza sonora fastosa, enorme.  Scenari tinti da tastiere splendenti, tratteggiati da chitarre ordinate e la voce di Peter Nicholls. I ritmi languidi oppure insistenti, sciolti o precisi, puntellano ogni pezzo del tessuto musicale. Sono cinque partiture eccellenti, eppure la title track sembra avere qualcosa di magico e di sensualmente appagante. Una carezza che scivola lungo i nervi e da pace. Una suite che scorre e diventa epica e dura verso la sua fine, un momento da ideale colonna sonora per ogni pensiero che può fiorire durante un ascolto che si vive con trasporto. “Without Walls” girovaga per quasi venti minuti in uno scenario ben costruito. Una vera architettura del suono e delle atmosfere, le quali sembrano, per le abitudini degli IQ, molto più epiche e cinematografiche del solito. Ocean è la tipica fiumana di note alla IQ: studiata, leggera, soave, evoluzione sonora immensa. L’apertura dell’album è affidata a “From teh Outside In” e la conclusione a “Until the End”, forse il pezzo dall’arrangiamento più interessante, anche per una buona alternanza tra parti torbide, oscure ed altre solari e vivaci. Il tutto con un leggero tocco ala Yes. Quasi un’ora per gli Inglesi e tutta giostrata su una classe sopraffina e con al suo servizio la tecnica. Si, decisamente una bella esperienza questo ascolto che diventa evasione, fuga, attraverso un prog-rock dalle tinte vibranti e con qualche tocco classico, oltre ad una formidabile coesione di suoni moderni e non.

(Alberto Vitale) Voto: 8/10