(Massacre-Audioglobe) Dopo la sfortunata parentesi come Metalforce presso la Magic Circle di Joey DeMaio, i tedeschi Majesty tornano in pista con il monicker che li ha resi famosi fra i defenders, e per festeggiare pure il ritorno alla fedele Massacre danno alle stampe questo doppio e ricchissimo “Own the Crown”. Il primo cd costituisce un greatest hits di ben 75 minuti: dovendo pescare da soli quattro dischi, la band non ha certamente il problema di escludere qualcuno dei propri piccoli classici. In apertura, i nostri posizionano i tre pezzi da novanta della propria discografia: “Metal Law” nella versione del 2006, con la partecipazione vocale di Udo Dirkschneider, “Reign in Glory” e “Sword and Sorcery”. Ma c’è pure spazio per l’anthem “Keep it True”, per l’ambiziosa “Aria of Bravery” e per la grezza ma epica “Hellforces”, il brano che dà il titolo a quello che ritengo essere la migliore uscita dei teutonici. Il primo cd si chiude su due altri inni ingenui quanto trascinanti (“Heavy Metal Battlecry” e “Into the Stadiums”). Il secondo, della durata di un’ora, presenza anzitutto due inediti: la titletrack dell’intera raccolta è un mid-tempo cadenzato di epica genuina, mentre “Metal on the Road” è un altro brano autocelebrativo nel puro stile Majesty. È evidente la volontà di collocarsi in stretta continuità con quanto prodotto fino al 2006. Segue una nutrita serie di nuove versioni (anche di brani dei Metalforce o apparsi solo nei demo) e bonus tracks; completano la raccolta “Troopers of Steel” live (ma la folla sembra poco partecipe) e la riproposizione dello storico primo demo del 1998. I Majesty hanno un sound derivativo quanto volete, ma nell’ormai irreversibile crisi dei Kings of Metal si può puntare su di loro ad occhi chiusi.

(Renato de Filippis) Voto: 8/10