fotoKillerhertz1Ottimo debutto per The Killerhertz, che con “A Killer’s Anthem” fondono alla perfezione melodie dal sapore radiofonico con sonorità vicine al thrash. Ho avuto il piacere di parlarne con Thomas Trold, cantante e chitarrista della band Danese. (read in English)

Ciao! Prima di tutto vorrei complimentarmi per il vostro primo album “A Killer Anthem”. Trovo sia un lavoro maturo e molto curato sotto ogni punto di vista, in cui aggressività e melodie catchy si incastrano alla perfezione. Come stanno andando fino ad ora le vendite?

Grazie per le belle parole, lo apprezzo… non ho idea di come vadano le vendite, magari è tempo che lo chiediamo alla nostra etichetta… se ne avremo il coraggio (ride, ndr)

Nella vostra biografia leggo che provenite da diverse bands dell’underground Danese. Quanto ha influito ciò nell’economia del suono dei The Killerhertz? I brani sono tutti nuovi oppure qualche spunto è stato preso da quei gruppi?

Non c’è influenza da band precedenti, nessuno di noi ha suonato in altre band nei tempi precedenti alla formazione dei The KillerHertz. Così tutte le canzoni erano nuove! Ad un certo punto non sapevamo che direzione avremo preso! Avevamo ancora quella distorsione pesante della chitarra e naturalmente sapevamo che sarebbe stato hard rock o dintorni, ma è stata comunque la prima volta per me come lead singer… Territori nuovi per tutti noi.

Come nasce una vostra canzone? Vi trovate a fare jamming in studio o arrivate già in sala prove sapendo già che direzione prenderanno i brani?

Di solito scrivo una canzone a casa, un ritornello, un verso. Non tutta la canzone, ma con alcuni riff, le parti cantate… Poi Kent ed io facciamo del jamming in sala prove, prima di mostrare la canzone agli altri!— E con nuovi orecchi, arrivano anche nuove idee… così tutti i dettagli, gli stacchi, ecc… tutto prende vita.

Ascoltando il vostro album ho avuto la sensazione che volevate coniugare parti estremamente orecchiabili e “ruffiane” ad altre decisamente più aggressive, tanto che in alcuni frangenti mi avete ricordato gli Annihilator e i Megadeth. Quanto ha influito il taglio thrashy della produzione del mitico Flemming Rasmussen, famoso per aver prodotto “Master Of Puppets” dei Metallica? Come è stato lavorare con un’istituzione vivente come lui?

Cerco sempre di trovare riff o ritornelli catchy, ma è difficile indovinare la formula ogni volta. Ma sono soddisfatto finora… Ma si può sempre migliorare (ride, ndr) si, i Megadeth sono i miei eroi d’infanzia, quindi magari c’è un po’ di influenza dal mitico Mustaine (ride, ndr) …Flemming Rasmussen ha mixato e masterizzato il disco (abbiamo registrato altrove) ed è stato molto professionale e divertente lavorarci assieme… A volte torno ragazzino, quando ha raccontato aneddoti dai primi giorni con i Metallica, beh quello è stato fighissimo (ride, ndr)… non sarà certamente l’ultima volta che lavoreremo con Flemming.

fotoKillerhertz1Per quanto riguarda i testi? Di cosa parlate nei vostri brani? Da cosa traete ispirazione?

Il 75 % di questo album parka di amori perduti e redenzione. E poi c’è anche l’esatto opposto, testo carpe diem”… quindi è un po’ un mix (ride, ndr)

L’album è piuttosto variegato: l’opener “Rebelheart” è aggressiva, dove le influenze thrash di cui parlavo prima si fanno sentire maggiormente; “Youth Inc.” è più vicina al punk, mentre “Shine A Light” è decisamente più melodica e radiofonica. In futuro vi focalizzerete verso uno di questi stili o manterrete questo eclettismo?

Abbiamo  canzoni quasi per un nuovo disco, e lo spettro non è così ampio questa volta, credo… secondo me abbiamo ancora delle canzoni orientate alla radio… Non siamo focalizzati su un unico stile, ma siamo ancora heavy/hard rock… Penso solamente che questa volta sentirai le canzoni più compatibili tra loro nello stesso disco. È più complesso.

Avete già pianificato qualche data dal vivo? Avremo la possibilità di vedervi in Italia?

Non abbiamo concerti confermati per il prossimo futuri… ma saremmo entusiasti di sonare in Italia! Puoi aiutarci? (ride, ndr)

Grazie mille per il tempo concesso. Lascio la parola a voi per un messaggio ai fans e un saluto ai lettori di METALHEAD.IT

Per quelli che non ci conoscono… spero possiamo rubare 5 minuti del vostro tempo per ascoltare The KillerHertz …. magari vi piace! (ride, ndr)

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(Matteo Piotto)