libretto04(Atomic Stuff Records) Ritorno sulle scene per i Bresciani Diamante, band attiva dal 1994 e con due album alle spalle. Questa terza fatica vede l’entrata in formazione del tastierista Alan Garda in sostituzione di Nicola, deceduto nel 2011. La proposta musicale del combo è un’elegante fusione tra l’hard rock di Gentle Giant e Deep Purple con sonorità tipiche del rock progressivo Italiano proprie di acts come Biglietto per l’Inferno e Area, con alcune melodie che richiamano alla mente gli Osanna. L’album si apre con “Pagliaccio” song caratterizzata da una ritmica ipnotica con chitarre cadenzate e potenti. Ottima la prova vocale di Nico Sala, dalla voce potente e dotata di una buona estensione. “Vedi Fratello” è incentrata sul ritornello anthemico e accattivante, mentre il testo affronta il tema impegnato dei campi di concentramento. “Ballo In Fa Diesis Minore” è la cover del celeberrimo capolavoro di Angelo Branduardi, arrangiata in chiave rock progressivo con la chitarra distorta che spadroneggia nel tema portante. “Io Sono… E Sarò” è dominata dall’hammond e avvicinabile stilisticamente ai Deep Purple. La tecnica strumentale è di spessore, ma sempre messa a disposizione delle composizioni, senza inutili fronzoli. Decisamente più prog la successiva “Respirare Te”, introdotta dall’organo su cui si inserisce un riff cadenzato di chitarra con ottimi assoli e intrecci strumentali di classe. Un delicato pianoforte dà il via a “Profumo”, altro brano dominato dalla sezione ritmica sulla quale si staglia una bella melodia vocale, mentre la chitarra snocciola riffs graffianti. “Non Resisto” è caratterizzata da sonorità più affini al blues, dall’andatura sensuale che ricorda alcune cose degli Aerosmith. “Gloria” ci riporta al rock progressivo, con le tastiere che mi richiamano alla mente le melodie della P.F.M. Il finale ha un incedere cadenzato ed epico. La conclusiva “Ballata Del Buon Vino” ha sonorità medievali, dal ritornello allegro e goliardico. La band dimostra una maturità compositiva e questo “Ad Vitam Reditus” darà grandi soddisfazioni agli amanti del rock dei seventies.

(Matteo Piotto) Voto: 7,5/10