copdeimos(Revalve Records) Dopo l’ep “Terminus”, recensito su queste pagine (QUI), i pavesi Deimos tornano finalmente con il full-“length” già annunciato da tempo: un lavoro buono sotto i tutti profili, anche se – devo essere onesto – mi aspettavo un maggior salto di qualità da parte della band lombarda, che mi aveva fatto davvero ben sperare con la precedente produzione. Sia chiaro che la mia non vuole essere una bocciatura, e il voto in fondo alla recensione lo testimonia: ma mi sembra ancora di sentire del potenziale inespresso, che potrebbe, ad esempio, trovare sfogo in un songwriting più originale e diversificato. La durata media dei pezzi è piuttosto lunga, solo una minoranza si situa sotto i cinque minuti: l’opener “Alive” ne dura quasi sei, e offre un power/thrash abbastanza vicino agli Iced Earth, ma anche a qualcosa di area germanica come i Mystic Prophecy. “D.M.W” è un pezzo più tecnico, con chitarre intricatissime, mentre “Dark Times”, terremotante e arrabbiata, inclina di nuovo a sonorità più a stelle e strisce. Viene poi riproposta in scaletta la power ballad “Locked Heart”, già presente in “Terminus”, e affidata all’etereo cantato di Paola Gemma: un pezzo di rottura che rende più vario il disco. “Bloody Wings” è un altro brano pieno di groove, mentre “Run or die!” è chiaramente di scuola Metallica (o almeno si rifà a quel sound e a quel modo di intendere la musica). Arriviamo così alla titletrack conclusiva, con un respiro più ampio e forse anche un riff più da metallo classico, nonché un finale che, in modo inatteso, disegna trame orientali. Fra gli ospiti c’è Chris Caffery. Power italiano a cui dare spazio nei vostri ascolti, in attesa della maturazione definitiva di questa interessante band.

(René Urkus) Voto: 7/10