(Earthquake Terror Noise) Interessante debutto discografico per i Lombardi (di Busto Arsizio) Warstorm, band giovanissima, nata nel 2011 dalla volontà di Federico Colombo (basso), Lorenzo Gagliardi (chitarra) e Davide Guzzetti (batteria) di proporre un sound influenzato da Pantera e Lamb Of God. Successivamente, si sono aggiunti in formazione il chitarrista Enrico Giovinetti (chitarra) e il singer Lorenzo Saccà. Con questa line up, lo stile ha subito una sterzata verso il thrash metal, con brani veloci e diretti ma permeati da quel groove proprio dei gruppi ispiratori del nucleo originale. Dopo aver registrato il demo “Let The Warstorm Begin”, Enrico e Lorenzo abbandonano la band, rimpiazzati da Andrea Collaro alla chitarra e Giorgio Ossola dietro il microfono. Nonostante la giovane età, questi ragazzi suonano in maniera egregia, bilanciando furia e padronanza tecnica, destreggiandosi bene tra assalti thrash old school e partiture tecniche tipiche degli Annihilator. Degno di nota si rivela “Pulse Of Existence”, dove in meno di quattro minuti, i Warstorm mettono in mostra tutte le sfaccettature del loro stile: dopo il riff cadenzato introduttivo, parte una deflagrante accelerazione che ricorda vagamente “Battery” dei Metallica; la voce, acida e sguaiata, duetta con i classici coretti alla Anthrax. Ottima la sezione strumentale nel rallentamento centrale, dove spicca il basso potente e ficcante. L’apice dell’album è la lunga title track, aperta da un dolce arpeggio accompagnato da percussioni, su cui si inserisce un assolo di chitarra melodico, dopo il quale parte un riff cadenzato che via via accelera in un continuo susseguirsi di cambi di tempo, assoli ricchi di feeling e armonizzazioni maideniane, mentre la sezione ritmica è precisa e non si limita di certo a fare da accompagnamento. Un album davvero maturo, e il bello è che è solo il debutto, quindi i margini di crescita ulteriore sono larghi. Una band da tenere in considerazione, in grado di giocarsela con gruppi blasonati ai quali non hanno nulla da invidiare.
(Matteo Piotto) Voto: 8/10
