copinfestum(Lacerated Enemy) Mostruosi. Andrebbero definiti così gli Infestum della lontana Bielorussia. Non si è in presenza del solito pagan metal del quale la band in passato è stata promotrice. Assolutamente no, infatti dopo quattordici anni di attività e due album, del quale l’ultimo, “Ta Natas”, è di sette anni fa, i Nefastum ne producono un terzo di album, scremato con composizioni di natura blackened. Composizioni furiose ed estreme che ricalcano linee melodiche e riff vicini alle atmosfere dei Behemoth, Emperor, Cradle Of Filth e altri nomi importanti; tuttavia il tocco sembra essere sempre personale, anche nel caso di “The Evil One” dei Venom qui riproposta. “Monuments of Exalted” è probabilmente una specie di sintesi di quello che è il black metal contemporaneo: la deriva verso blackened, contaminazioni sinfoniche, inquinamenti di elettronica, oltre alla descrittiva citazione di quelle band che hanno costruito e reso celebre il genere. Una cinquantina di minuti vissuti all’insegna della tensione, delle atmosfere infernali, maestose, orribili e terribili. Una cinquantina di minuti nei quali gli Infestum tirano al massimo i propri strumenti, affiancati da squarci di elettronica che arricchiscono come degli arazzi sia il riffing, sia il drumming, ma in generale l’intera totalità delle atmosfere. Stato emotivo nero, sospinto da ritmi folli e canzoni furiose, violente, ma scorrevoli secondo una composizione architettonicamente fluida. C’è maestosità in ogni situazione, i brani diventano spazi ampi e contengono ricami continui di quelle sei corde indiavolate, ma ispirate al massimo. Gli Infestum accorciano a volte sul death e frequentemente sul black metal. È dunque blackened suonato con indiscutibile qualità e quell’intrigante cattiveria black che serpeggia ovunque. Atti sinfonici, ma concepiti da synth impressionanti e dai quali si sprigiona un’elettronica dal tono ambiguo. Ion The Saint si pronuncia in un cantato arrabbiato, fatto con uno scream dal timbro aspro, magnificamente compiuto in “Ordo Infestum”, uno dei pezzi più significativi di “Monuments of Exalted”. Gli Infestum si spingono oltre il concetto del blackened o anche modern black metal che possa essere. Loro sprigionano un insieme sonoro che è materia nera, malsana. Una materia che difficilmente si riscontrerà altrove, in giro. Forse di recente nell’album dei Devilment di Dani Filth, ma resta arduo trovare nel black di oggi qualcosa di altrettanto evoluto e al contempo oscuro.

(Alberto Vitale) Voto: 8,5/10