copznafelriff(Bandcamp) Chi scrive ha una propria opinione riguardo le etichette. Il metal è un genere che negli anni ha assunto varie forme, ma ultimamente la tendenza è quella di creare dei sottogeneri nuovi che di inedito hanno veramente solo il nome. Ecco quindi che non seguirò il consiglio del flyer che incita all’uso di un nuovo termine per definire la proposta musicale di questo combo norvegese (cosa vorrà mai dire “Anthracite metal” poi… Boh!). Per il semplice fatto che di innovativo o inedito ha realmente poco. Badate bene, non è un difetto ma dare un nome nuovo a un oggetto non rende nuovo l’oggetto… Limitiamoci quindi a dire che gli Znafelriff sono un gruppo norvegese nato nei primi anni 2000 ed emigrato poi in Germania. La prima decade del ventunesimo passa alla svelta e nel frattempo i nostri scrivono e selezionano materiale. Fino all’uscita nel 2012 di un EP di 5 tracce (“The Desolate Years”). Passano un po’ di anni e arriviamo a questo “Ruin”: cinque tracce che sanno del primo Burzum, con urla lancinanti e tempi veloci ma non troppo, chitarre e suoni sporchi e malefici. Il cantato è passato dal norvegese/inglese al tedesco, ma la scelta stilistica non ha inciso molto visto il genere proposto. Pezzi come “Heisere Stille”, “Ruin” o “Graues Land” corrono che è una meraviglia. I musicisti sono affiatati e si sente che il materiale scelto è il risultato di una selezione che copre un lungo periodo temporale. C’è pure spazio per canzoni più introspettive ed atmosferiche come “Abgrund”, che ricorda alcuni passaggi recitati dei Negurâ Bunget. Insomma, poche tracce ma buone. Ritornando quindi alla riflessione iniziale… non c’è motivo di scomodare nuove definizioni. Gli Znafelriff fanno del buon black. Punto.

(Enrico Burzum Pauletto) Voto: 7/10