copavenger(Rocksector) Ecco il ritorno di un’altra vecchia gloria del metallo britannico! Gli Avenger, di Newcastle-upon-Tyne, ci dovevano un disco di inediti da praticamente 30 anni (“Killer elite” è del 1985), e questo “The Slaughter never stops” ce li restituisce in buona forma, anche se dediti a sonorità molto più moderne, e naturalmente con una line-up profondamente rinnovata (restano solo due membri originali, fra i quali il cantante Ian Swift). “Race against Time” dispiega un metallo sporco, parente del thrash, che mi sembra molto più americano che inglese: in ogni caso la produzione è a posto, il brano incalza e il solo dispensa acidità e cattiveria. Il singolo “Fate” richiama per certi aspetti i Vicious Rumors; bello il riff di “Into the Nexus”, poi finalmente la coppia “Decimated” / “In Arcadia go” (quest’ultima più melodica) ci introduce alla parte NWOBHM del disco, ma siamo lontani, se lo stavate chiedendo, dai Maiden e dai Praying Mantis: il modello più vicino sono certamente i Blitzkrieg, che con gli Avenger hanno avuto in comune, in passato, più di un componente. In ogni caso il pezzo successivo è una arrabbiata cover di “Killers”. Dopo la grintosa “Flayer Psichosis”, forse la canzone migliore del lotto, c’è ancora tempo per lo speed indiavolato di “Shot to Hell”. Forse è così che dovrebbe avvenire un comeback: senza scimmiottare nostalgicamente il passato, ma portando il vecchio sound a sposarsi con le nuove tendenze senza snaturarsi.

(René Urkus) Voto: 7,5/10