copfamishgod(Xtreem Music) Il progetto death/doom metal FamishGod nasce per iniziativa del polistrumentista spagonolo Pako Deimler, che si occupa di ogni cosa fuorché del cantato (al microfono c’è Dave Rotten, che milita in numerose band underground) e della batteria, affidata a una drum machine. Ora, a parte il fatto che certi suoni di drum machine nel 2015 sono assolutamente improponibili, devo dire che “Devouvers of Light”, debutto della band, non brilla assolutamente per inventiva: mi sembra anzi che soffra del difetto tipico di certi dischi doom, ovvero una monoliticità assolutamente eccessiva. Va bene il sound asfissiante, va benissimo il cantato gorgogliante e inumano di Rotten, ma i sette brani in scaletta suonano assolutamente identici: e dove ci sono delle differenze sono, ahimè, in negativo (le tastiere di “Chapter 6: Two last Stairs” e alcune chitarre di “Chapter 7: Brightless” sembrano proprio fuori scala rispetto alla melodia portante). Salverei soltanto un brano, “Chapter 5: The Monarch”, solenne quanto malato, ma per il resto il disco fatica molto a provocare emozioni nell’ascoltatore. “Devourers of Light” è riservato unicamente ai fedelissimi di queste sonorità: per tutti gli altri risulterà così ostico da voler lasciar perdere.

(René Urkus) Voto: 5,5/10