copHornedAlmighty(Scarlet Record) Semplice, brutale e diretto. Il quinto album dei Danesi Horned Almighty non si discosta molto dal passato, non esce dagli schemi rigidi di un black/death caratterizzato da growl tuonante, riff taglienti, potenza diffusa, senza eccessi particolari o divagazioni di alcun tipo. Ed è qui che si pone l’eterno dilemma: sempre la solita minestra, ormai nuovamente fredda dopo esser stata riscaldata molte volte… oppure un’efficacia letale della quale non ci si stanca mai? Se guardiamo alla ripetitività o alla non ricerca di una evoluzione, allora -forse- bands super famose come gli AC/DC sarebbero dovute sparire qualche decina di album or sono. Ma se guardiamo all’efficacia, al potere di travolgere, di investire, di annientare, allora queste dieci tracce compongono un disco mica male, portatore “mal-sano” di headbanging, ricco di riff classici che non saziano mai il vero metallaro! Conosco gente che di qualsiasi evoluzione ne ha piene le palle, per le quali che ogni album come “World Of Tombs” è una boccata d’aria fresca in una scena ormai troppo piena di tutto, una scena che ormai regala poca efficacia e poco puro divertimento. Gli arpeggi distorti della title track, i riff dal death punk al lento-ma-fracassa-vertebre di “Diabolical Engines Of Torment”, quel feeling che fa pensare a certi Immortal di “Unpure Salvations”, sono esempi di come un certo sound debba suonare, debba far percepire le sue macabre vibrazioni. “Plague Propaganda” è cattiva ma a volte fa ricordare certi antichi suoni dei Sodom (da “Agent Orange” verso il passato), mentre “In Torture We Trust Pt.II” (la prima parte è sullo split con i Sargeist del 2004) è black perverso, capace di offrire riff lenti ma cinici che mi riportano alla memoria “Black Lava” dei Satyricon. Si tratta di quaranta minuti di musica estrema, molto ben composta, suonata e registrata. Cercate qualcosa di nuovo? Continuate la ricerca altrove (buona fortuna). Cercate invece efficacia e manifestazione di forze oscure? Benvenuti a casa.

(Luca Zakk) Voto: 7,5/10