coptmills(Battlegod Prod.) Tony Mills a 53 anni rappresenta classe e capacità. I Shy, i TNT, i Siam e tutto il resto sono delle situazioni musicali che ha vissuto, non sono abbastanza per descrivere quanto lui sia capace di spaccare in due un microfono e i sensi dell’ascoltatore. Tony, voce power, impostazione toccante, forte, sopra le righe, è al quarto album solista, accompagnato da un esercito di musicisti, come Neil Kernon (Dokken, Queensrÿche e altri), Andreas Passmark (Royal Hunt), Victor Borge (TNT), Douglas Docker (Dockers Guild), Eric Ragno ex China Blue ecc.) e altri sette. Più interpreti per un sound unico, sospeso tra melodic heavy e un power AOR e nel quale si descrivono le sensazioni e i pensieri di Mills vissuti in anni di tour. L’apertura è da brividi: “Time Won’t Wait” ha una lirica stupenda e la musica la riveste con grazia. “28 Flights”, il brano seguente è ruggente, veloce e con una leggerissima inclinazione prog. Eccellente nella sua andatura docile e con un’atmosfera quasi da ballad la conclusiva “Free Spirtis”. In undici brani non si ritrovano cadute di tensione, infatti anche “Bitter Suite”, giocata solo su voci, offre un suo spaccato d’interesse. “In the Morning” e “Somewhere in London” hanno un incedere AOR, quasi alla Journey, ma condite da strutture potenti, solide, ispessite dalla grande prova vocale di Mills. Degni di nota anche gli assoli, sempre fluenti e cristallini. L’architettura generale è perfetta. “Over My Dead Body” è un album pregno di qualità: ben suonato, cantato con le giuste corde, canzoni di una certa importanza. Musica pura, eccellente. Uno spettacolo.

(Alberto Vitale) Voto: 8/10