HOGS booklet.indd(Red Cat Records) Questo album ha una struttura particolare: una metà vede composizioni basate su un aspetto esuberante e funky e infatti tale porzione si chiama “Funky Side”, mentre la seconda vede un rock radicato nel blues e nell’hard rock. Il livello esecutivo è di un certo stile, i pezzi, in ambedue le categorie summenzionate, sono costituite da momenti precisi, ben scanditi, vivaci, puliti e con suoni che hanno spessore. Se “Funky Side” vede un certo tono allegro e brioso, contornato da un gusto per l’arrangiamento, l’”Hard Side”, appunto la seconda metà, presenta robustezza e lo scorrere di una passionale energia, amplificata soprattutto dai brani bluesy. “HOGS in Fishnets” ha un’atmosfera pulita e piacevole e scorre, ma non presenta conzonette e non scade negli stereotipi di genere. Insomma, è un lavoro creato con mestiere si, ma ancora di più con una discreta raffinatezza che rende il sound ampio e amabile per tutti gli appassionati del rock in generale. Gli HOGS nascono da Macchina Ossuta, un sestetto fiorentino prog-rock. Francesco Bottai è il chitarrista, il suo curriculum vede lavori svolti per Articolo 31 e Irene Grandi, per citarne alcuni. Pino Gulli è un batterista di scuola progressive anni ’70, con militanza nei Dharma e nei C.S.I., mentre Luca Cantasano, bassista, è nei Diaframma. Questo è il trio che nel 2012 ha iniziato il proprio percorso sonoro con appunto il nome Hogs. I tre musicisti di lungo corso hanno poi integrato in formazione un giovane cantante, Simone Cei, per rifinire e finire definitivamente le canzoni.

(Alberto Vitale) Voto: 7/10