copwarfaith(Autoproduzione) L’avete vista quella copertina? Si, esatto, vuol dire thrash metal ottuso, ruvido, sfrontato. Tendente al crossover ritmato e urlato. Thrash metal aspro e privo di grandi rifiniture, assemblato con ritmi variabili e tonnellate di riff che seguono tempi e melodie spartane. I francesi Warfaith, sono di Nancy, viaggiano a old school e mazzate semplici che già hanno espresso in un precedente EP, mentre questo anno il formato di un intero album viene toccato con undici pezzi che si ascoltano con estrema semplicità. Solidità, essenzialità e più passaggi che sanno essere accattivanti, ma più di ogni altra cosa uno sfondo aggressivo e ringhioso. Suonare con onesta rabbia significa anche non presentare qualcosa di memorabile, puntare all’old school significa proporre canovacci noti e dunque spazio a lievi influenze hardcore o del death metal di prima maniera, ma quest’ultimo in minima parte. Niente di memorabile si, questa musica sorride ai thrasher più incalliti che guardano ancora a quel thrash rabbioso e imbastardito da altro. Chi scrive, ad esempio, si è scoperto alcune volte a sentire a ripetizione “Wise Man Is Dead”, seguendone le fasi con allegra compiacenza. Roba per appassionati.

(Alberto Vitale) Voto: 6,5/10