copdayafterrules(Ghostrecord Label) Giulia, Fabio e Gio negli Stati Uniti con “Innocence” otterrebbero soddisfazioni. Il punk rock melodico dei tre di Lodi è ben accolto in quella nazione, mentre in Italia forse ha un seguito diverso e pare circoscritto alle nuove generazioni. Ciò non toglie che la qualità dei Day After Rules è francamente alta. I tre suonano con energia, il grado di rifinitura dei pezzi è su un buon livello e presenta anche qualche canzone di spicco, vedi “No More Future”, “Swamp” e “I Must Bleed”. “Innocence” di brani ne conta sette e toccano un totale di diciotto minuti e in questo scenario i DAR raggiungono, dopo oltre dieci anni di attività, un equilibrio ottimale. Il basso di Fabio è un propulsore e la batteria di Gio è frenetica e sveglia, mentre Giulia lavora con microfono e sei corde per creare i piani melodici. Un trio che gioca sul muro sonoro della sezione ritmica e l’incedere della chitarra. Le ritmiche poi si sanno ritagliare qualche spunto più elaborato, la chitarra invece suona anche in modo meno convenzionale, cioè non solo punk, ma anche alternative rock e attraverso punte di un HC scarno. Giulia ha il merito di una voce grintosa, che passa da fasi melodiche a sporadiche ‘arrabbiature’ tonali, le quali rinforzano la durezza di alcuni passaggi. Non inventano niente i DAR, ma suonano bene e in fin dei conti dopo pochi ascolti questo EP risulta familiare.

(Alberto Vitale) Voto: 7/10