copSivyjYar(Avantgarde Music) Nemmeno la prestigiosa Avantgarde è riuscita veramente a dirmi cosa fanno questi russi. I Sivyj Yar, moniker ispirato ad una divinità slava, sostanzialmente una one man band, producono qualcosa di magnetico e destabilizzante. Black metal? Sicuramente. Pagan? Senza dubbio. E pure Epico. Ma anche molto folk, fino ad arrivare ad un concetto intimo, estremamente territoriale, fortemente rurale. E quando ascolto le atmosferiche (si, anche atmosferico!) e meravigliose melodie di “With The Birds Farewell Song”, quando la mia mente è ormai lontana, vengo improvvisamente svegliato -con violenza- dalle linee vocali che dirigono mostruosamente verso tonalità depressive black metal. L’outro “Silky Grasses Wilted” è malinconia sotto la pioggia con i rumori di un villaggio remoto, dimenticato, solitario. L’intro del lavoro è puro folk. La fantastica “Now Only Abyss Hears Us” è tra il black, il death, il prog, il sinfonico… ed il post metal / depressive per quanto riguarda le linee vocali. Immensa la title track, travolgente nei momenti più estremi, coinvolgente e ipnotica nelle parentesi ambientali e folk. L’artista ha voluto orientarsi sulla vita contadina russa, dove i valori antichi sono ancora vivi ed integri. “Canzoni che parlano di quelli che sono stati dimenticati, ricordando quelli che sono perduti”. Questo è la perfetta descrizione che l’artista offre del suo lavoro. E questi trentotto minuti sono una elevata espressione artistica di questi concetti.

(Luca Zakk) Voto: 8,5/10