coprufus(Autoproduzione/Ghostrecord Label) Ru Fus è Andrea Valente, veterano della scena musicale pisana. Bassista negli Alchol Flow e con militanza in Zen Circus, Reverberati e altri ancora. Ru Fus è accompagnato da Giacomo Bracaloni e Raffaello Mallegni nell’incisione di questo materiale da lui composto, il quale abbraccia sonorità grunge. Grazie ad un timbro vocale che a seconda delle situazioni ricorda può ricordare Cobain, Vedder e Staley, il sound di questo album omonimo si completa attraverso undici pezzi fatti di grinta, solidità, qualche escursione semi-psichedelica, noise e stoner, ma più di tutto da un tasso melodico elevato. Nonostante quella sensazione da ‘gia sentito’ che grava in giro, “Ru Fus” non fatica a guadagnarsi l’attenzione dell’ascoltatore, in quanto le canzoni hanno tutte una propria quadratura. Si passa da pezzi da ‘muro sonoro’, come “Never Machine”, ad altri che posseggono un riffing esacerbato e insistente, vedi “Fader Up & Doen” e “Dead Set”, oppure riprendono lo stile dell’old rock di scuola americana, come “Like Coldet Winter”. Su ogni canzone ci sarebbe da raccontare di qualche aspetto peculiare, dell’identità ben precisa, della vivacità, dell’ardore, ma contemporaneamente l’atmosfera ‘alla Seattle’ che alberga senza mai nascondersi, rende a volte il tutto un rimando ad altro. “Ru Fus” non faticherebbe a farsi piacere agli appassionati del grunge e delle derivazioni punk e rock di ogni sorta.

(Alberto Vitale) Voto: 6,5/10