copwitchess(Cold Row Records) Le assolate Canarie producono un lezzo di morte e violenza che prende il nome di Witches’ Sabbath. Un parto avvenuto molti anni fa, già sul finire degli anni ’90 e che ha visto crescere le creature attraverso due album. Poi per dieci anni la band si è vista ibernata in un solido immobilismo, spazzato via da questo EP uscito nell’estate dello scorso anno. Attenzione, EP si, ma con ben trenta minuti di musica e sette pezzi totali. Non una release spartana! I Witches’ sono un buon esempio di forza. Il riffing e i pattern ritmici sono ipertrofici e snelli, quel genere di trame che hanno un impatto tremendo sull’ascoltatore. Un death metal agile, con sprazzi di groove e qualche breve spunto blackened. In alcuni passaggi la band mette in mostra dell’hardcore, mentre in “Ugly” gioca a fare i Napalm Death di questi ultimi anni, oltre a del thrash metal, come anche l’intera “Dirty Black Summer”, cover dei Danzig, esprime. Che siano singoli momenti o canzoni intere, i Witches’ Sabbath svelano un retroterra formativo del proprio sound abbastanza variegato e l’impressione finale è che la band ricalchi alcuni schemi dei Six Feet Under, ma rendendoli più ‘europei’ e più moderni. “Ep of the Dead” non sembra qualcosa di originale, ma di certo è ben suonato e multiforme. Quei trenta minuti totali poi sembrano l’essere una terapia d’urto che cura, si spera, la band da anni di sonnolenza.

(Alberto Vitale) Voto: 7/10