copcompendiumofmetal(Metal on Metal) Otto anni di attività e otto compilation che presentano il meglio delle band che ha sotto contratto: la Metal on Metal Records ci invia questa valida raccolta a testimonianza della sua ottima capacità di movimento sul mercato dei generi ‘classici’. Ad aprire la compilation, “Mind Torture” dei Dark Quarterer: ho già detto QUI) quanto sia bello “Ithaca” e vi rimando alla mia recensione per ulteriori informazioni. Sulfureo e sabbathiano il doom degli Stonegriff, che propongono “Brother Cain”; negli otto minuti e trenta del brano autotitolato inedito, invece, i Risen Prophecy mostrano una gamma vastissima di influenze, dato che il loro sound va dall’us power al thrash, passando per fraseggi NWOBHM. Si torna a un doom molto classico (sarebbe strano il contrario, dato il monicker) con “The Alchemist of Snowdonia” dei Doomshine, il brano che forse mi ha colpito di meno data la sua prevedibilità. Presenti con due canzoni i Meliah Rage: colpisce la seconda, “Enter the Darkness”, inedito del 1986, che riverbera addirittura, complice anche la produzione, di sgangherato heavy primordiale a tinte thrash. Due brani anche per gli Arkham Witch: diverte “Skull Fuel”, che gioca con la psichedelia inserita in un contesto vintage doom. Con i Metal Law e “Lord of Evil” si fa un bagno nell’heavy più grintoso e tradizionale; genuini i due minuti speed offerti dai Blood Atonement (con “Speed Metal Militia”), quindi affrontiamo l’unica band estrema della compilation, i tedeschi Outrage, che in “The Elemental War” martellano l’ascoltatore con un black/thrash marziale, ma sempre d’annata. Gommosi e ovattati i Mortalicum di “I dream of Dying” (descrivo in dettaglio la loro musica QUI); c’è ancora spazio per i tre minuti molto alla Motorhead degli Hi-Gh, che presentano “Till Death and After”, quindi si chiude in bellezza con il doom oscuro e malato dei maltesi Sacro Sanctus, che con “At the Horns of Hattin” si ispirano agli orrori delle Crociate. Se ancora non conoscevate la Metal on Metal, ora non avete più scuse!

(René Urkus) Voto: 7,5/10