copDysentery(Comatose Music) Finalmente un album brutal death con le palle! Gli Statunitensi Dysentery danno alle stampe un album brutale, senza fronzoli e lontano da tante contaminazioni tipiche del death metal odierno. La formula è semplice: riffs pesantissimi come macigni, chitarre droppate di un paio di toni, un basso potente che non disdegna virtuosismi e un drumming scatenato, alternato a parti cadenzate e claustrofobiche, il tutto sovrastato da un vocione growl catacombale e gorgogliante. Il sound risente molto delle influenze di bands quali Cannibal Corpse (Chris Barnes era), primi Suffocation e Obituary (l’intro “Onset” ricorda moltissimo lo stile del gruppo dei fratelli Tardy), ma leggermente meno tecnici, più brutali e “ignoranti”. Non che la tecnica sia mancante, anzi: le accelerazioni vorticose ben si alternano a rallentamenti al limite del doom, solo che i Dysentery optano per un’attitudine più diretta e “in your face”, facendo leva su un riffing brutale e notevolmente pesante, fin dall’opener “Led To Terminal Ignorance”, in cui una chitarra lanciata a velocità folle viene doppiata dalla sezione ritmica, sovrastata dalla voce potente e gutturale, anche se forse un po’ monocorde. I brani si susseguono mantenendo più o meno la stessa formula compositiva, ma senza mai annoiare, grazie ad un buon bilanciamento tra parti veloci e rallentamenti. Un album un po’ manieristico, ma solido, potente e brutale.

(Matteo Piotto) Voto: 7/10