copeitherw(Autoproduzione) Melodia e costruzione dei pezzi sono la base di questo melodic metal dalle ascendenze Dark Tranquillity del tardo periodo. La melodia è la forma base di ogni passo delle dieci canzoni che tinteggiano atmosfere un po’ fosche, serie e contemporaneamente fluide. I giri delle chitarre sono ben dosati: riff che mutano di forma e cadenza nell’arco di tempo di ogni singolo brano, con contrappunti e polifonie che rendono l’effetto generale accattivante. Ludovic Ciszevski, basso e voce, membro dei Monolith, ha creato dei pezzi nel proprio studio casalingo e successivamente coinvolge Jean-Mischel Cervoni per gli assoli delle chitarre e Fabrice Pelletier, altro Monolith, chitarrista, e il batterista Baptiste Cauchy (Kink Drop e In Entropy). La creatività di Ciszevski è sviluppata, la tecnica generale di buon livello. Missaggio e masterizzazione sono stati decisi da Kevin Pandele al Damage Room Studio, negli USA. Il tutto è servito a rendere questo album di debutto qualcosa tra l’interessante e il piacevole. Il lato progressive è essenziale, senza eccessi e predilige continuamente la messa in risalto della melodia. Tra l’altro anche gli stessi assoli di Cervoni sono una sintesi preziosa di questo concetto compositivo. Fluidi, cristallini e melodicamente assimilabili, proprio gli assoli sono un valore aggiunto. Un manto di tastiere percorre l’album, aumentando l’effetto melodico e la resa di un’atmosfera grigia. Ciszevski con il suo cantato harsh aggiunge il giusto supporto alla musica. I testi sono estremamente simbolici, ma il concetto di ricordo, di ambire a un cambiamento, di protendersi verso un passaggio, sembrano le motivazioni di base degli Either Way.

(Alberto Vitale) Voto: 7/10