copTheUNCHAINING(Behemoth Productions) Atmosfere pesanti, oscure. Letali. Il black della one man band italiana The Unchaining guarda a Burzum, ma punta anche a qualcosa di più viscerale, senza dimenticare immensi passaggi atmosferici esaltati da suoni dolci, violentati da vocals feroci. C’è molto di epico, molto di trionfale, di marziale in questo sound e le sette tracce si allineano perfettamente alla dichiarata ispirazione verso gli scritti di Tolkien, rivelando scenari di un’epoca senza tempo, ma sicuramente non moderna, più vicina ad un medioevo meravigliosamente indefinito. Black esaltato da un legame stretto con la natura, ambienti solitari, isolati ed incontaminati che appaiono nella mente dell’ascoltatore durante questi trentasei minuti molto ispirati ed intensi. Travolgente e marziale “The Eyes of the Forest”, ricca di energia oscura “Fires Upon the Peaks“, introspettiva “Through the Wild Lands”, malvagia “Defending the Citadel”. Un disco coinvolgente, con una durata purtroppo limitata considerato il magnetismo ed il potere di catturare la mente che gli scenari musicali concepiti da Franz riescono a diffondere, specialmente in traccie grandiose come “Dawn”. Una release comunque essenziale, importante, che riesce a coprire una ampia gamma di gusti dal pagan al puro black, dall’atmosferico fino ai confini con il depressive.

(Luca Zakk) Voto: 7,5/10