copCRIMSONSTORM(Autoproduzione) I Crimson Storm nascono a Valledoria, in provincia di Sassari nel 2009, con l’intenzione di suonare del puro metal ottantiano, sulla scia di bands leggendarie come Saxon, primi Iron Maiden, primissimi Helloween e soprattutto Riot, band da cui hanno preso anche il monicker, ispirandosi al brano “Sign Of The Crimson Storm”. Dopo molto tempo passato a provare e comporre, il terzetto originario (Logan Heads alla chitarra, Andrea Pusceddu al basso e Lorenzo Marineddu alla batteria), trova finalmente in Hans Andersen un cantante in grado di soddisfare le aspettative del gruppo, riuscendo a fare uscire nel 2014 questo “Motor City Maniac”, EP contenente quattro brani di heavy metal classico, aggressivo e melodico, caratterizzato da riffs veloci ed incalzanti, una sezione ritmica solida e potente e dalla voce di Andersen praticamente illimitata, che passa da parti anthemiche ricche di pathos ad acuti altissimi con disarmante naturalezza. Si parte con la title track, dal riff prettamente saxoniano, semplice, aggressivo e letale, con il basso che pulsa e parti vocali grintose che culminano nel ritornello estremamente glorioso. “Headfukker” sembra uscire da “Thundersteel” dei Riot, sia per il riffing serratissimo che, soprattutto, per le linee vocali, mentre il ritornello corale è ai confini del thrash metal. “Saigon Boulevard Dreams” è caratterizzata da ritmiche più cadenzate, risultando un buon incrocio tra Saxon e primi Quiet Riot. “Heavy Metal Storm” è speed metal puro e incontaminato, dal riffing isterico, sezione ritmica lanciatissima e la voce che si staglia altissima nel ritornello. Un lavoro che ci riporta all’età d’oro dell’heavy metal, quei favolosi anni ’80, ma con un suono più attuale, seppure lontano dalle produzioni moderne in voga ultimamente. Elettrizzanti!

(Matteo Piotto) Voto: 7,5/10