copwakeneyes(Ulterium Records) Forse non un supergruppo, ma sicuramente una band composta da musicisti di grande esperienza: i progsters Waken Eyes, che vedono fra le proprie file Mike LePond dei Symphony X, propongono un debut lunghissimo (entra a stento in un cd!) ma ottimamente costruito. I nostri raramente prediligono la velocità, ma disegnano piuttosto atmosfere raffinate e complesse, che ne fanno una sorta di corrispettivo metal dei Touchstone. “Cognition” è una splendida apertura strumentale: trame di tastiera e chitarra a tratti ansiogene si stagliano su una sezione ritmica ottimamente suonata. Il brano lentamente sfocia negli otto minuti di “Aberration”, costruita in crescendo, con un refrain fluviale e un lavoro chitarristico eccellente da parte di Tom Frelek, che vi farà emozionare con il suo lungo solo. “Deafening Thoughts” si avvicina pesantemente (ma credo fosse inevitabile) ai Symphony X, ma “Back to Life”, con una maggiore presenza del pianoforte, ha tutt’altro stile: parlerei di una power ballad maestosa ed emozionale, con un certo appeal cinematografico che non dispiace. Serviva naturalmente anche un brano che lasciasse più spazio alle fughe strumentali, e si tratta di “Cornerstone away”; incredibilmente cangiante “Arise”, che passa da momenti malinconici ad altri classicamente prog (e cioè aggressivi e labirintici). La titletrack è posta alla fine della scaletta: dura diciannove minuti e potete facilmente immaginare come sia indescrivibile… forse qualche passaggio poteva essere snellito, ma il risultato complessivo è comunque di grande impatto, anche se avrete bisogno di cinque ascolti soltanto per riconoscere la linea portante. Decisamente una buona prova!

(René Urkus) Voto: 7,5/10