(Autoproduzione) Dopo l’esordio autotitolato di un paio di anni fa (QUI), e un importante tour europeo a supporto dei Blitzkrieg, si riaffacciano sul mercato i norvegesi Lucid Dreams: “Build and destroy” non si distanzia molto dall’atmosfera del debut, continuando a proporre una miscela di power, hard rock e metal classico. Si inizia con l’accattivante giro di “Wings of the Night”: melodic metal molto scandinavo e squillante, che a me ha ricordato vecchie glorie come gli Altaria e i Winterborn, ma non è lontanissimo neanche dagli Stratovarius. Con “Hellbound” siamo senza mezzi termini nell’hard rock, fra un refrain cristallino e un riff abbastanza grasso e sguaiato; di tutt’altre atmosfere, fra i Masterplan e gli Exorcism, l’epica “Absence of Innocence”. Brano piacevolmente vario è “High heeeld Devil”, che passa da movenze hard rock a momenti decisamente power (sentire i cori per credere); la chiusura è affidata alla vibrante “Eye of the Storm”, guidata da un solido giro di keys. Unico difetto? Una certa brevità dell’insieme, il disco si ascolta in un baleno. Ma si ascolta con piacere.

(René Urkus) Voto: 7/10