copthearisen(Autoproduzione) Sono insieme da pochissimo tempo i The Arisen, composti da musicisti di Lione e Saint Etienne. Kévin Paradis ha suonato la batteria nei Svart Crown, Krisiun, nei Seth e in tante altre band. Un elemento certamente valido. Jordan Bonnevialle è il growler che esibisce anche timbri chiari insieme al bassista Sylvain Colon. I quattro francesi (completa la formazione Clément Marion, altra chitarra) interagiscono attraverso un death metal moderno ma di forte caratterizzazione progressive. L’opener “Theatre of Vampire” nonostante i forti spunti core e djent, lascia capire immediatamente che la band si infila in percorsi si tortuosi, ma uscendone sempre con agilità. Insomma, i The Arisen suonano bene sia se calchino terreni death, deathcore, djent, melodic death, sia che su quelli più complessi e architettonicamente ambiziosi. Esotica e ancestrale “Winds of Mesopotamia”, strumentale che rievoca le atmosfere di quella terra, ma senza l’uso del metal, attraverso synth e percussioni. Un momento estemporaneo situato tra incastri, controtempi, evoluzini del riffing anche su cadenze stile thrash metal, come per esempio in “Halfway from the Sun”. Un lavoro non semplice “Rising Times” eppure sa essere di impatto con i suoi muri sonori, l’aggressività (esemplare quella della bonus track “Apocalyptic Madness”), un’architettura solida e appena mezz’ora per farlo capire. Esordio di un certo spessore (ve ne potrete rendere conto QUI) che ha il merito di dimostrare la buona coesione dei singoli e al contempo le diverse preparazioni di base di ognuno.

(Alberto Vitale) Voto: 7,5/10