copreverence2(Razar Ice Records) Non mi era piaciuto il debut dei Reverence, supergruppo di us power metal animato da Todd Michael Hall, Steve Wacholz e Bryan Holland (QUI); il nuovo “Gods of War” supera certamente il suo predecessore, ma non svetta neanche lui sul grosso del mercato, finendo per suonare un po’ di maniera. Sembra che questi talenti della scena a stelle e strisce abbiano deciso di impegnarsi il minimo possibile per ottenere il massimo risultato… ma questo ‘massimo’ poi non è, a conti fatti, arrivato. La titletrack mescola un classico riffone priestiano a una strofa molto più leggera e melodica, da power metal nordico; fra Masterplan e Primal Fear “Heart of Gold”, mentre è cadenzata ma non lenta “Angel in Black”. “Battle Cry” è la hit del disco: gli Omen non c’entrano (quasi) niente, ma Hall sfodera tutta la propria tecnica, rimasta invariata nel corso degli anni, e gli assoli sono coinvolgenti. I nostri inclinano anche verso l’hard rock più ruvido con “Choices Made”, ma in fin dei conti sembrano un po’ incerti sulla direzione da prendere; lo dimostra anche la power ballad “Splinter”, godibile ma fuori scala rispetto al resto. Il ritornello catchy e ancora una volta alla Primal Fear di “Race to Obscene” chiude un disco che si difende, ma che a parere di chi scrive poteva fare molto meglio.

(René Urkus) Voto: 7/10