copelarmir(Revalve Records) Intelligenza, la dote degli Elarmir. Sicuramente in queste righe si tratta di musica e dunque di avere o meno un apprezzamento verso l’album, se piace o non piace, ma l’intelligenza resta il suo carattere primario. Il symphonic metal, il blackened e il death di matrice progressive sono le materie trattate, lavorate e finalizzate dagli Elarmir. Uno stile che offre più risvolti e presentato attraverso una produzione chiara. Eleonora Buono ha concepito il concept dell’album (la debolezza della natura umana?) e lo canta anche, mentre Alex TR8, basso e growl, Daniele Amdor, chitarre e cori, e Luca Zamberti, batteria, ricamano questa musica dai riflessi grigi, ma dal contenuto strutturato eppure agile. Un progressive che si tramuta nel tempo variando le sue forme, le quali si alternano con un naturale sviluppo. Si assiste a una carrellata di ‘standard’ metal che appunto toccano death, thrash, black metal. La voce imperiosa della Buono sovrasta il manto musicale, creando un livello lirico immenso e la musica acquisisce un taglio ancora più autorevole, sensibilmente amplificato anche da parti più complesse che rivelano un’abilità senza pari dei musicisti. Bellezza, grazia, nobiltà, lirismo e metal, sono elementi che emergono a più riprese in “Human Wisdom”. E poi l’intelligenza: apprezzabile come i tre che padroneggiano gli strumenti creino lo scenario per lasciare spazio alla voce della Buono, ammirevoli quando devono subentrarle e creare flussi più articolati o spinti, compresi blast beat feroci comunque occasionalmente seguiti dalla vocalist. Tutto è soppesato, studiato e restituito con estrema fluidità in soli trentatré minuti. Non un album di cinquanta o più per tentare di dire chissà cosa. Qui c’è una band, con idee chiare e abilità. Intelligenza. Tutto al suo posto e nel modo giusto, persino i testi del booklet stampati senza dover ricorrere alla lente d’ingrandimento… La band romana è davvero stupefacente, per la musica, per il cantato (Tuomas Holopainen, al prossimo teatrino per il cambio della cantante fatti un giro a Roma) e per le fantastiche sensazioni che sa trasmettere. Questo non è un album, ma un’opera d’arte fatta con intelligenza, ovviamente.

(Alberto Vitale) Voto: 8/10