coploro(Red Sounds Rec., DIO))) DRONE, Cave Canem DIY e altre) Lorø è un trio math-noise del padovano. Le registrazioni di questo album di debutto (QUI) sono state curate da Enrico Baraldi e con esiti davvero interessanti per quanto il suono sia pulito e comunque tale da dare la giusta proporzione agli strumenti. I livelli dei volumi e la chiarezza con la quale ogni strumento arriva all’orecchio è alquanto perfetta. L’impatto dei tre musicisti è formidabile, ma colpisce anche come la musica arrivi a creare i suoi incastri tra jazz, rock, metal, noise e sludge senza creare momenti di stanca. L’album poresenta un flusso sonoro fatto di ‘conseguenze’ contigue nelle quali il drumming di Alessandro Bonini è una millimetrica e continuata scansione, oppure qualcosa che si agita nella maniera di una jam session. Gli strumenti a corda dimostrano uno spessore sonoro importante. Le distorsioni e il groove di basso e batteria si amplificano docilmente e si propagano come cerchi concentrici sulla superficie dell’acqua. Anche i synth che compaiono, ad opera di Mattia Bonafini, anche basso, si agganciano alle maglie dei pezzi in modo discreto. Riccardo Zulato alla chitarra dà fuori bordate poderose, oppure riff cadenzati che marcano sia territori metal che non. Un cenno di psichedelia si fa sentire e ciò rende pittoresco questo lavoro sorprendente. Tutto è smussato e sfaccettato, dunque il ventaglio di stili è dosato all’interno dei pezzi. Tra ricerca, jazz e noise, tra frangenti in stile colonna sonora e fasi irruente e non, i Lorø si cimentano in una serie di composizioni strutturate e comunque accattivanti.

(Alberto Vitale) Voto: 7,5/10