copTHIRTEENBLEDPROMISES(Blood Fire Death) Da un paio di anni a questa parte la scena deathcore sta passando, a mio avviso, una fase stagnante dovuta ad una tendenza da parte delle bands a ripetere insistentemente un determinato schema compositivo, rendendo le composizioni piuttosto prevedibili, per quanto possano essere impeccabili dal punto di vista tecnico/esecutivo. Questo secondo album degli Spagnoli Thirteen Bled Promises, rappresenta una parziale eccezione alla crisi creativa che caratterizza questo genere, grazie ad una accentuata componente aggressiva, con parti molto veloci vicine al brutal death che si contrappongono e allo stesso tempo si integrano con la pesantezza tipica del deathcore. La band Madrilena non disdegna, infatti, incursioni in territori appartenenti a bands quali Morbid Angel e Hate Eternal, con parti strumentali intricate e devastanti, sorrette da un drumming tecnico e massiccio e parti vocali che alternano growls profondissimi ad altri più acuti e maligni. Le parti rallentate seguono, invece, gli stilemi tipici del deathcore, con ritmiche pesantissime e cadenzate e frequenti brakdowns, che raggiungono il loro apice nella conclusiva “The Day After Roswell”, autentico macigno della durata di sette minuti in cui si alternano accelerazioni al limite del grind, parti dall’incedere epico e maestoso e ritmi lentissimi ai limiti dello sludge. Un album che farà felici gli amanti di bands come Cattle Decapitation e Job For a Cowboy, senza per questo risultarne una pallida imitazione.

(Matteo Piotto) Voto: 7/10