copodyssea(Diamonds Prod.) Sono passati ben undici anni dal primo, e fino a ieri unico, album degli Odyssea: “Tears in Flood” arrivò quando la grande ondata dell’europower si stava esaurendo, ma è rimasto nel cuore di molti appassionati (fra cui me) per la freschezza dei brani e la potenza dell’insieme. Oggi Pier Gonella, animatore del progetto, chiama ad affiancarlo non solo Roberto Tiranti, che già da solo varrebbe il prezzo del biglietto, ma anche una miriade di ospiti noti e meno noti della scena heavy/power italiana: il risultato è questo “Storm”, un disco nostalgico (ma comunque in grado di convincere anche i metalheads più giovani), dove i vari elementi sono calibrati (quasi) alla perfezione. La opener “No compromise”, presente anche a fine scaletta in versione alternativa, ha suoni più duri e tirati di quanto non mi aspettassi; ne viene fuori un up-tempo arcigno e grintoso, con un ottimo lavoro vocale del Tiranno e flavour che ricorda i primi Vision Divine. Potenti cori lirici in crescendo per “Anger Danger”, altro brano che non concede un attimo di respiro; con il solo siamo praticamente in territorio thrash. In “Ice” sono poco indovinate, a mio parere, le tastiere fantascientifiche, ma si fa godere come sempre la prestazione di Giorgia Gueglio, per l’occasione in duetto con Alessandro Del Vecchio. L’allegra “Galaxy” ha molti punti di contatto con gli ultimi Dark Moor, quelli che cedono quasi a melodie hard rock; la serrata “Storm” riecheggia in qualche passaggio “Speed of Light” degli Stratovarius, ma ha un chorus potente, da power metal epico. “Ride” è una reinterpretazione power del celebre “Adagio” di Albinoni, molto riuscita soprattutto nel trovare buone linee vocali che si adattino alla melodia; il disco si conclude con il godibile strumentale-passarella “Apocalypse pt.2”, ma c’è ancora spazio per una nuova versione di “Fly”, hit del primo disco “Tears in Floods”. La neonata etichetta Diamonds Productions comincia dunque col botto, distribuendo un disco che nessun appassionato di power metal vorrà lasciarsi sfuggire.

(René Urkus) Voto: 8/10