copNAMEMEANSNOTHING(Autoproduzione) Proprio seguendo il consiglio che il nome stesso della band da, qui non siamo in un genere preciso, quindi tanto vale dare etichette. In quattro tracce gli italiani mettono passione e professionalità, senza cavalcare uno stilema sonoro piuttosto che un altro. Diciamo che il territorio battuto è quello del Deathcore moderno, con un occhio di riguardo alle sonorità simil Meshuggah. La chitarra ha un ruolo più che mai centrale, mentre la parte ritmica segna strutture e tempi di modesta complessità. Chiude il cerchio una voce urlata e sufficientemente imprevedibile da solleticare allegramente la curiosità dell’ascoltatore. Aggiungiamoci che la release è autoprodotta…

(Enrico Burzum Pauletto) Voto: 7/10