copulver(House Of Mythology) Ulver… Dove eravamo rimasti? Ah si, l’album con l’orchestra del 2013. Poi, a parte la bellissima quanto improbabile cooperazione con i Sunn O))), niente. Fino ad oggi. Era l’ormai lontano 2009 quando assistetti con mio immenso giubilo al secondo concerto in assoluto nella storia di questo gruppo che definire eclettico è quasi spregiativo… Live immenso, tra l’altro, fatto solamente con tre sintetizzatori, campionature e immagini sugli schermi giganti del palco che chiamare angoscianti è riduttivo. Superfluo ripercorrere la storia del combo norvegese, ma permettetemi una valutazione del tutto personale: il Black Metal non è per forza musica pestata, ma allargandone il concetto allo stremo, per me il Black è musica d’atmosfera. Se poi quest’ultima viene raggiunta con una sparata furiosa in stile Marduk o con una litania macabra alla Burzum, beh, per me poco importa. Ecco allora che questo album degli Ulver è Black Metal sotto questa mia personalissima accezione. “ATGCLVLSSCAP” non ripercorre direttamente nulla di quanto fatto finora dal gruppo, semplicemente è un’ulteriore prova di come questo progetto musicale possa accarezzare l’atmosfera del Black Metal in un modo ogni volta differente. E’ come se i nostri volessero fotografare un buco nero da ogni angolazione possibile. E signori, il compito è di per sé impossibile, perché di un buco nero si può solo carpire l’ombra visto che la luce non può toccarlo. E ogni foto, pur ritraendo lo stesso soggetto, non sarà mai uguale alle precedenti. “ATGCLVLSSCAP” è un tripudio di suoni tribali e primordiali, tanto semplici quanto destabilizzanti. Nonostante lo stile minimalista, si percepisce in ogni traccia un lavoro di squadra e una precisa direzione musicale. Niente cantato, se non brevi ritornelli tanto criptati da trasformarsi quasi in musica essi stessi. Il genio dei norvegesi risiede nel fatto che quest’opera, che non a caso ho recensito come una nuova prova in studio, altro non è se non una serie di divagazioni immaginifiche, raccolte durante 12 show tenuti in altrettante location nel corso del febbraio 2014. Di fatto 12 tracce inedite, che mai verranno ripercorse dai compositori in modo uguale al precedente. Semplicemente folli.

(Enrico Burzum Pauletto) Voto: 12/10